Cibo, esercizio fisico e mentale combattono la fragilità degli anziani
E' quanto sostiene una ricerca dell'Università di Singapore
29 giugno 2017 / Salute e benessere
Roma, 28 giugno 2017 – Un recente studio dell'Università di Singapore ha dimostra che alimentazione, esercizio fisico e mentale possono invertire la fragilità fisica dovuta all'invecchiamento. Gli over 65 fisicamente fragili rispetto a coetanei robusti hanno otto volte più probabilità di essere cognitivamente compromessi. Inoltre, hanno da due a dieci volte più probabilità di essere inattive nelle attività della vita quotidiana.
E quando la fragilità fisica e la disfunzione cognitiva sono presenti contemporaneamente c'è più di 20 volte la probabilità che la persona sia disabile, ricoverata in ospedale o muoia prima. Il team ha condotto uno studio tra il 2010 e il 2013, coinvolgendo 250 persone di età superiore a 65 anni e che mostravano segni di fragilità.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale, per un periodo di sei mesi, a cinque gruppi: uno ha eseguito formazione fisica, uno ha migliorato la nutrizione, uno ha fatto formazione cognitiva, un quarto gruppo ha ricevuto una combinazione di tutti e tre gli interventi e il quinto gruppo non ne ha ricevuto alcuno. Le valutazione dei partecipanti sono stati fatte prima dell'inizio dell'intervento, quindi dopo tre mesi e sei mesi dall'inizio e sei mesi dopo la sua conclusione. I ricercatori hanno scoperto che i tre tipi di approccio, così come una combinazione di tutti e tre, sono stati in grado di ridurre la fragilità e i sintomi depressivi e migliorare il funzionamento cognitivo degli anziani.
- 26/03/2024 Primo piano
Attività fisica regolare fa bene più a lei, stessi benefici con meno sforzo
Donne sportive meno esposte a rischi cardiovascolari
- 26/03/2024 Primo piano
OMS: nel mondo oltre un miliardo di obesi, è un’epidemia
Il forte sovrappeso risulta in aumento tra i bambini
- 26/03/2024 Primo piano
SIMA: in Italia il costo sanitario delle sigarette è 26 miliardi l’anno
La Società Italiana di Medicina Ambientale propone più campagne per i giovani