OCSE: obesità, l'Italia tra i Paesi più virtuosi anche in proiezione nel 2030

Tra 13 anni i tassi saranno più elevati negli Stati Uniti, Messico e Inghilterra

25 luglio 2017 / Salute e benessere

Roma, 25 luglio 2017 - Nei Paesi dell’area OCSE più di un adulto su due e un bambino su sei sono in sovrappeso o obesi. E’ quanto ha evidenziato il documento Obesity Update 2017 redatto dall’organismo internazionale che riunisce 35 stati.

“L’epidemia di obesità - sostiene l’OCSE - si è diffusa ulteriormente negli ultimi cinque anni, anche se a un ritmo più lento rispetto agli anni precedenti. Tuttavia sono necessari interventi politici che riguardano non solo la comunicazione, ma anche politiche regolamentari e fiscali più ampie”.

Per il futuro, le proiezioni dell'OCSE mostrano un costante aumento dei tassi di obesità fino al 2030 e in particolare saranno più elevati negli Stati Uniti, Messico e Inghilterra, dove il 47%, il 39% e il 35% della popolazione è previsto sarà obesa. Al contrario, l'aumento dovrebbe essere più contenuto in Italia e in Corea, con tassi di obesità proiettati rispettivamente al 13% e al 9% nel 2030. Il livello di obesità in Francia è prossimo a quello della Spagna, al 21% nel 2030.

“L'obesità maschile sta crescendo più rapidamente - si legge sempre nel documento OCSE -. Le donne meno istruite hanno da due a tre volte di più probabilità di essere in sovrappeso rispetto a quelle con un più alto livello di istruzione in circa la metà degli otto Paesi per i quali sono disponibili dati, Italia compresa. Le disparità sono minori per gli uomini, anche se in crescita”.