Emergenza ambientale, al via nuovo accordo ONU-OMS

Obiettivo intensificare le azioni comuni delle due organizzazioni

17 gennaio 2018 / Reumatologia

Roma, 17 gennaio 2018 - Sono circa 12,6 milioni i morti ogni anno a causa dei danni ambientali che vanno dalla siccità allo smog, dagli inquinanti chimici al surriscaldamento globale. Per fronteggiare l’enorme emergenza, le Nazioni Unite e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno firmato un accordo di collaborazione finalizzato a contenere i rischi per la salute ambientale.

Un accordo che, sottoscritto a Nairobi da Erik Solheim, direttore del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep), e Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS, si profila come il più significativo in oltre 15 anni di azione congiunta nell'ambito delle questioni ambientali e sanitarie. L'obiettivo è quello di intensificare le azioni comuni per combattere l'inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici e la resistenza antimicrobica, nonché migliorare il coordinamento della gestione dei rifiuti e dei prodotti chimici, la qualità dell'acqua e problemi alimentari e nutrizionali.

"C'è un'urgente necessità che le nostre due agenzie lavorino più strettamente insieme per affrontare le minacce critiche alla sostenibilità ambientale e al clima, che sono le fondamenta per la vita su questo pianeta", ha dichiarato Solheim. "La nostra salute è direttamente correlata alla salute dell'ambiente in cui viviamo. Insieme, i pericoli di aria, acqua e sostanze chimiche uccidono più di 12,6 milioni di persone all'anno, ma questo non deve continuare", ha dichiarato Tedros.

La nuova collaborazione crea un quadro più sistematico per la ricerca congiunta, lo sviluppo di strumenti, il monitoraggio degli obiettivi di sviluppo sostenibile e il sostegno ai forum regionali sulla salute e l'ambiente.