Calcio, vitamina D e K i tre nemici dell'osteoporosi

La malattia interessa oltre 200 milioni di persone nel mondo

20 marzo 2018 / Reumatologia

Roma, 20 marzo 2018 - L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, che comporta la riduzione della massa minerale e il deterioramento micro-strutturale del tessuto osseo. Questo fenomeno determina un aumento della fragilità dell’osso e maggior rischio di cadute e fratture. L’allungamento della vita media e l'invecchiamento delle popolazioni, in mancanza di seri interventi di prevenzione, provocherà nei prossimi decenni un significativo aumento dei casi. La malattia colpisce soprattutto le donne, che hanno, a tutte le età, un valore di massa ossea inferiore a quello degli uomini. Si calcola che, nel mondo, circa 200 milioni di persone soffrano di osteoporosi.

Ecco “tre grandi nemici” della patologia:
Calcio: un’alimentazione che fornisca la giusta quantità di calcio è la prima regola per prevenire nel tempo e/o controllare lo sviluppo della malattia. È indispensabile assumere almeno 1 grammo di calcio al giorno (almeno 1,2 g in menopausa e dopo i 50 anni).
Vitamina D: è necessaria per assorbire il calcio nell’intestino e fissarlo nell’osso. Normalmente essa si forma nella pelle per azione della luce solare (raggi UVB), ed è per questo che si raccomanda di prendere un po’ di sole nella bella stagione. È necessario stare all’aperto perché i raggi UVB non passano attraverso i vetri. Se per qualche motivo c’è il rischio di carenza di vitamina D, il medico prescriverà un supplemento
Vitamina K: è fondamentale per la produzione di osteocalcina, una proteina che costituisce, dopo il collagene, parte dell'osso ed è necessaria per la sua mineralizzazione.