Fumo: oltre 1 miliardi e 100 milioni i tabagisti in tutto il mondo

Le sigarette aumentano anche il rischio di malattie reumatiche

27 luglio 2018 / Salute e benessere

Roma, 27 luglio 2018 - Il fumo è un vizio sempre più globale e quindi anche le politiche di contrasto devono superare i confini delle singole nazioni. Si calcola che nell’intero Pianeta i tabagisti siano oltre sono un miliardo e 100 milioni. Otto su dieci si concentrano in Paesi a reddito basso e medio. Tuttavia solo in un terzo dei Paesi (una quota che corrisponde al 39% soltanto della popolazione mondiale) sono stati messi a punto sistemi di sorveglianza efficaci. Inoltre solo il 20% della popolazione mondiale è protetto da normative nazionali che limitino il consumo di prodotti del tabacco. Poco meno della metà (47%) vive nei 78 Paesi dove sono applicate le buone pratiche per la diffusione di immagini che, nei locali pubblici o sui pacchetti di sigarette, mettono in guardia dai rischi del consumo di tabacco e circa la stessa percentuale (44%) risiede nei 43 Paesi che hanno lanciato nell’ultimo biennio una campagna mediatica di forte impatto per il contrasto al fumo. “Le sigarette devono essere eliminate perché, oltre a cancro e disturbi cardiovascolari, favoriscono l’insorgenza di patologie reumatiche - afferma il prof. Mauro Galeazzi, Presidente Nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR) -. Queste malattie risento molto degli stili di vita scorretti. Tuttavia solo la metà degli italiani è consapevole che tra siano determinate da vizi come il tabagismo o l’eccesso di peso. Per esempio si calcola che, in una persona geneticamente predisposta, il fumo aumenta di ben 15 volte il rischio di artrite reumatoide. La regola è quindi sempre la stessa: smettere di fumare il prima possibile”.