Non mischiate pompelmo e medicine!

Bastano 200 ml per produrre un’interazione

25 settembre 2019 / Politica sanitaria

Roma, 25 settembre 2019 - Il pompelmo è sicuramente un frutto straordinario, dalle grandi qualità e ricco di antiossidanti (flavonoidi), vitamine A, B e C. Ma attenzione a non assumerlo con i farmaci! Da grande amico della salute può infatti diventare un avversario abbastanza pericoloso: è in grado infatti di aumentare la biodisponibilità del principio attivo contenuto in alcuni farmaci. In pratica, assumere una pillola aiutandosi con una spremuta di pompelmo, crea una sorta di sovradosaggio. E non cambia nulla ingerire il frutto in forma di succo, intero o come marmellata. Ovviamente, l’entità dell’effetto è individuale e dipende dal tipo di farmaco e dalla quantità di agrume assunto. Secondo alcuni ricercatori basterebbero però 200-250 ml per produrre un’interazione.
Il succo di pompelmo interferisce con il metabolismo di alcuni farmaci utilizzati per il trattamento di malattie reumatologiche quali, per esempio, l’artrite reumatoide. E’ buona norma quindi non consumarlo se il paziente sta assumendo questa tipologia di cura.