Medicinali: dal Ministero le indicazioni per la corretta assunzione
È meglio dividere in più parti una compressa o piuttosto polverizzarla?
18 novembre 2019 / Salute e benessere
Roma, 18 novembre 2019 - Una modalità di assunzione non adeguata può compromettere l’efficacia di un trattamento farmacologico. È giusto dividere in più parti una compressa o piuttosto polverizzarla? Per chiarire ogni dubbio si è espresso il ministero della Salute, con la Raccomandazione n.19, in cui vengono fornite tutte le indicazioni per la manipolazione delle forme farmaceutiche orali solide, nei casi in cui non sia possibile somministrarle integre e quando le attività di allestimento non siano effettuate dalla farmacia. Per 'manipolazione' si intende la divisione di compresse, la triturazione, frantumazione o polverizzazione di compresse e l’apertura di capsule. Si possono verificare particolari situazioni nelle quali non è possibile somministrare forme farmaceutiche orali solide integre, riconosce il ministero, "come nel caso di: pazienti disfagici adulti e pediatrici, pazienti pediatrici, anziani, pazienti prebisfagici, pazienti fragili, pazienti politrattati, pazienti in nutrizione enterale", o se c'è necessità di avere un dosaggio non disponibile in commercio. Ebbene, fra le raccomandazioni si invita a "procedere alla manipolazione subito prima della somministrazione di ogni singola dose; spezzare le compresse divisibili lungo la linea di divisione (dove presente) e prestare attenzione nei casi di compresse senza linea di divisione, in quanto il taglio può determinare angoli vivi o facce ruvide".
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