Reumatologia geriatrica: la SIR, “Serve una road-map per la gestione dei pazienti”
E’ una categoria di malati difficili da gestire
26 febbraio 2020 / Reumatologia
Roma, 26 febbraio 2020 - Sempre più persone, con più di 65 anni, saranno colpite da una malattia reumatologiche. E’ stato calcolato come nei prossimi anni il numero degli anziani con criticità muscolo-scheletriche raddoppierà. “Si tratta di una categoria di pazienti molto difficili da trattare - sottolinea il prof. Fausto Salaffi, Consigliere Nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR) -. La coesistenza di una o più delle classiche sindromi geriatriche come depressione, cadute, immobilizzazione rende necessaria una vera e propria road-map per il trattamento delle patologie”.
Si stima, per esempio, che circa il 30% degli over 85 del nostro Paese sia affetto da demenza. “Un ostacolo oggettivo è la comunicazione dei sintomi - prosegue Salaffi -. È noto, infatti, come la percezione del dolore sia alterata nell’anziano con Alzheimer fin nelle fasi più avanzate di malattia. L’individuazione di manifestazioni che possano rappresentare dei veri e propri campanelli d’allarme e la realizzazione di percorsi condivisi, anche in reumatologia geriatrica, sono un’arma vincente. Per sapere rispondere a queste nuove e crescenti sfide serve una maggiore alleanza tra i diversi specialisti. Soprattutto è necessario uno sforzo culturale da parte sia del geriatra che del reumatologo, al fine di migliorare il timing e l’accuratezza diagnostica per le patologie reumatiche dell’anziano”.
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