Le malattie reumatologiche sono solo un problema degli anziani?

La risposta di Luigi Sinigaglia, presidente della Società Italiana di Reumatologia

28 luglio 2020 / Reumatologia

Roma, 28 luglio 2020 - Le patologie reumatologiche interessano solo le persone anziane? Oppure possono colpire anche i giovani e i giovanissimi? Lo abbiamo chiesto al presidente nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR), Luigi Sinigaglia.

“Che quelle reumatologiche siano solo delle malattie causate dall’età avanzata è un luogo comune da sfatare - afferma il dott. Luigi Sinigaglia -. In realtà fanno la loro comparsa a qualsiasi età e le più colpite sono soprattutto le donne tra i 40 e i 50 anni. E’ di solito in questa fase della vita che insorgono malattie come l’artrite reumatoide o le connettiviti. Non solo, registriamo casi di malattia anche tra giovani adulti, adolescenti e addirittura bambini. Per esempio l’artrite idiopatica giovanile compare solitamente prima dei 16 anni mentre la spondilite anchilosante è malattia tipica del maschio giovane”. “Tuttavia non va dimenticato come gli anziani siano particolarmente esposti alle patologie reumatologiche - prosegue Sinigaglia -. La dimostrazione è che in Italia il 32% degli over 65 usa farmaci antinfiammatori ed antireumatici e una percentuale molto elevata di pazienti deve assumere farmaci per contrastare l’osteoporosi. Inoltre quando il paziente non è più giovanissimo subentrano quasi sempre altre comorbidità come diabete, ipertensione o insufficienza renale. Sono malattie che vanno ad aggravare il quadro clinico e influenzano l’evoluzione stessa della patologia reumatologica. Quindi gli anziani devono essere considerati da noi reumatologi come degli “osservati speciali” anche in funzione della complessità delle terapie necessarie.