Long Covid: dopo nebbia cerebrale, mal di testa e affaticamento

E' quanto sostiene uno studio della University of California- San Francisco

24 ottobre 2022 / Primo piano

24, ottobre 2022 - Si parla spesso di nebbia cerebrale, affaticamento e mal di testa come sintomi del Long Covid. Ora un nuovo studio indica un altro effetto persistente di Sars-Cov-2, identificato mesi dopo l’infezione: ridotta capacità di esercizio. Lo rileva uno studio della University of California- San Francisco, pubblicato su JAMA Network. I ricercatori hanno basato la loro analisi a nove studi già pubblicati, in cui le prestazioni di esercizio di 359 partecipanti che si erano ripresi dal virus sono state confrontate con quelle di 464 che avevano sintomi coerenti con il Long Covid. L’età media variava da 39 a 56 anni e l’indice di massa corporea medio variava da 26 (sovrappeso) a 30 (obesi). Dai risultati è emerso che le persone nel gruppo con Long Covid mostravano una possibile ridotta estrazione di ossigeno nei muscoli, schemi respiratori irregolari e una minore capacità di aumentare la frequenza cardiaca durante l’esercizio. I test da sforzo sono stati condotti almeno tre mesi dopo l’infezione Covid e hanno comportato test da sforzo cardiopolmonare, in cui sono stati misurati ossigeno e anidride carbonica, insieme ad altri indici di funzionalità cardiaca e polmonare, mentre i partecipanti utilizzavano un tapis roulant o bicicletta stazionaria. Confrontando la tolleranza all’esercizio, i ricercatori hanno scoperto che il tasso di picco di ossigeno del gruppo Long Covid era di 4,9 ml/kg/min inferiore rispetto al gruppo che aveva recuperato pienamente dalla malattia. Secondo gli esperti questa differenza e’ pari a 1,4 equivalenti metabolici nello sport, una misura dell’energia consumata durante l’attività fisica. Ciò può significare che una donna di 40 anni può avere gli stessi equivalenti metabolici di una di dieci anni più grande. Traducendo il dato nella pratica quotidiana dell’attività sportiva, un giocatore di tennis in doppio potrebbe aver bisogno di passare a giocare a golf o fare esercizi di stretching, e coloro che nuotano in vasca potrebbero scoprire che l’aerobica a basso impatto è una sfida per loro più adatta. Importante in ogni caso è tenere presente che quella fatta nello studio è una media.