CENSIS: Per 6 italiani su 10 dopo la pandemia il SSN migliorerà
L’aumento dei MMG è il punto principale su cui intervenire
12 dicembre 2022 / Politica sanitaria
12 dicembre 2022 - Per il 61% degli italiani il nostro servizio sanitario nazionale migliorerà nei prossimi anni anche grazie alle lezioni apprese durante la pandemia. I punti su cui bisognerebbe intervenire sono: l’aumento del numero di medici di medicina generale (50%), la modernizzazione di tecnologie e attrezzature diagnostiche per accertamenti (46%), l’attivazione o il potenziamento dei servizi sul territorio (45%), più posti letto negli ospedali (39%), attivazione dell’assistenza domiciliare digitale (34%). Sono questi alcuni dati contenuti nel 56° Rapporto Censis presentato nei giorni scorsi a Roma. Dal documento emerge anche che per 9 italiani su 10 la spesa pubblica per la ricerca in salute e sanità è un investimento, non un costo. Il 94% si attende che ricerca scientifica e innovazione migliorino l’efficacia delle cure e la qualità della vita in caso di malattie croniche. Il 92% spera che si scoprano tecniche innovative per contrastare nuovi virus e batteri e il 91% che si riduca il rischio di ammalarsi. Il 70% dei cittadini è pronto a rendere disponibili i dati sulla propria salute per studi, ricerche, sperimentazioni. E l’80% si aspetta che lo studio dei big data dia un aiuto concreto alla creazione di terapie e farmaci personalizzati.
La rinnovata centralità sociale della salute imposta dalla pandemia, annota il Censis, accresce la volontà dei cittadini di giocare un ruolo attivo nei processi riguardanti la propria salute. Il 66% degli italiani dichiara di informarsi in autonomia su web e social network su aspetti della sua salute, dai sintomi alle patologie, con valori più elevati tra le donne (70%), i giovani (77%) e i laureati (74%). La soggettività matura si esprime anche nella richiesta di farmaci, servizi, prestazioni e soluzioni terapeutiche sempre più individualizzate: è molto o abbastanza importante per il 94% degli italiani avere una maggiore personalizzazione delle cure, per il 92% che i percorsi di cura, dal domicilio al territorio, fino agli ospedali, siano modulati sulle esigenze personali del paziente. In tale quadro, il 92% dichiara di avere molta o abbastanza fiducia nei medici e per l’83% devono essere al centro della sanità del futuro. Pur nella straordinaria importanza attribuita alla sanità digitale, oltre l’80% degli italiani è convinto che il digitale non dovrà mai sostituirsi al rapporto umano con il medico.
- 07/05/2025 Reumatologia
Lupus: diagnosi precoce e nuovi farmaci possono 'addomesticarlo'
Il 10 maggio si celebra la Giornata Mondiale di sensibilizzazione sulla malattia. Fondamentale anche la prevenzione
- 03/04/2025 Reumatologia
Gotta: trend in crescita, in Italia a rischio il 20% degli adulti
Ne soffrivano tanti “VIP” del passato, come Giacomo Casanova, che nasceva a Venezia il 2 aprile di 300 anni fa
- 25/03/2025 News eventi
Allo Short Med_Cine di Venezia, vince “Pittura” di Adam Lauriol
Si è conclusa la prima edizione di Short Med_Cine, concorso cinematografico sulle sfide di chi convive con malattie debilitanti e disabilità 'silenziose'