Long covid: donne più a rischio, soprattutto se in sovrappeso
Lo sostiene uno studio pubblicato su Plos Global Public Health
1 gennaio 2022 / Salute e benessere
1 dicembre 2022 - Long covid: le donne rischiano più degli uomini e il sovrappeso aumenta la possibilità di soffrirne. Lo rivela uno studio condotto da Vassilios Vassiliou della università della East Anglia. Si tratta di uno dei più grandi studi in assoluto condotti sul long covid, secondo cui il disturbo triplica l’utilizzo dei sistemi sanitari da parte di chi ne soffre. Significa che con il long covid si ha maggiore probabilità di avere bisogno di cure aggiuntive, e spesso per molto tempo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Plos Global Public Health e dimostra che un Indice di Massa Corporea (IMC) più elevato è legato al rischio di long covid. Il long covid è una condizione complessa in cui diversi sintomi si protraggono per più di 12 settimane dopo la guarigione dal virus, spiega Vassiliou. Tra i sintomi ci possono essere dolori o fitte al petto, nebbia cerebrale, insonnia, vertigini, dolori articolari, depressione e ansia, acufeni, perdita di appetito, mal di testa e alterazioni dell’olfatto o del gusto. Il team ha intervistato i pazienti di Norfolk risultati positivi al Covid nel 2020, 1.487 persone che hanno riferito i sintomi del long Covid come dispnea, dolore al petto, affaticamento, problemi di memoria e ansia. Gli esperti hanno scoperto che più della metà dei partecipanti (774) accusava almeno un sintomo di long Covid, confermando un’alta prevalenza del problema. Poi hanno cercato di capire quali fattori potessero rendere le persone più o meno propense a soffrire di questa patologia, esaminando le cartelle cliniche dei partecipanti. Hanno preso in considerazione fattori quali l’IMC, il sesso, l’uso di farmaci, altre condizioni di salute e l’eventuale residenza in un’area svantaggiata. “Abbiamo dimostrato che più della metà dei partecipanti all’indagine hanno poi riferito di aver manifestato a lungo i sintomi del Covid, ribadisce Vassiliou. Tutte queste persone sono state infettate nei mesi precedenti l’avvio del programma di vaccinazione Covid e hanno accusato numerosi nuovi sintomi che non erano presenti prima dell’infezione”. “Abbiamo anche scoperto che le persone con long covid hanno una probabilità tre volte maggiore di ricorrere ai servizi sanitari rispetto a quelle che non presentano sintomi del disturbo”, conclude.
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