Fibromialgia, come riconoscerla? Ecco i principali sintomi

I più frequenti sono dolore muscolare, stanchezza e cefalea

14 febbraio 2023 / Reumatologia

14, febbraio 2023 - E’ una patologia molto complessa alla quale si arriva quasi sempre con un ritardo diagnostico importante. Possono trascorre anche sette anni, dalla comparsa dei sintomi, prima di essere individuata. Stiamo parlando della fibromialgia: una sindrome reumatica cronica dolorosa la cui eziologia precisa è ancora sconosciuta. “Non sappiamo quali siano le reali cause della patologia - sottolinea il Prof. Gian Domenico Sebastiani, Presidente Nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR) -. Inoltre non abbiamo a disposizione dei test di laboratorio o delle indagini strumentali che possono in qualche modo favorire la diagnosi. E’ possibile individuare la fibromialgia solo attraverso una valutazione approfondita di un medico specialista reumatologo. In assenza di una preliminare valutazione clinica da parte del reumatologo, il paziente può perdere molto tempo per svolgere delle indagini del tutto inutili e questo provoca uno sperpero di risorse sia personali che del nostro sistema sanitario nazionale”.

I sintomi più frequenti sono:
• dolore muscolare
• stanchezza
• alterazione del sonno
• disturbi neuro-vegetativi (parestesie e disestesie agli arti superiori e inferiori)
• colon irritabile
• cefalea

“Lo specialista ha disposizione, per la fase acuta della malattia, alcuni interventi farmacologi mirati contro il dolore più altre terapie che vanno più a “monte” del problema - prosegue il Prof. Sebastiani -. Per la gestione cronica della fibromialgia invece il trattamento non può essere solo farmacologico e serve un approccio multidisciplinare al paziente che deve prevedere l'intervento di altri specialisti. La persona malata ha bisogno di indicazioni precise sull'alimentazione, sull'attività fisica che può svolgere, oppure è necessario anche un supporto psicologico”.

La SIR a fine 2019 ha istituito il primo registro nazionale sulla malattia. “L’iniziativa ha avuto il patrocinio del Ministero della Salute - conclude Sebastiani -. L’obiettivo che ci siamo posti è avere un importante strumento che consenta ricerche scientifiche e favorisca lo sviluppo della medicina di precisione”.