Artrite reumatoide: il dolore impedisce a 8 pazienti su 10 le azioni più semplici
In Italia le malattie reumatologiche sono la causa più frequente di assenza dal lavoro
29 agosto 2023 / Primo piano
L’artrite reumatoide è una delle malattie reumatologiche più temute e tra i suoi sintomi più insidiosi vi è il dolore. Per l’85% dei pazienti determina pesanti limitazioni anche nell’azioni più semplici come aprire una bottiglia di acqua, lavarsi e vestirsi, salire le scale. Questo comporta il dover ricorrere a dell’aiuto per poter svolgere la propria quotidianità.
Quello dell’artrite reumatoide è un dolore infiammatorio che prevale il mattino con una rigidità che può perdurare anche oltre 60 minuti. Determina anche fatigue e stanchezza, e coinvolge solitamente le piccole articolazioni delle mani e dei piedi, polsi, ginocchia, spalle, anche e caviglie. L’artrite reumatoide comporta un peggioramento dei sintomi con un aumento dell’impotenza funzionale e la non capacità di svolgere azioni anche in un contesto lavorativo. Complessivamente le malattie reumatologiche sono in Italia la causa più frequente di assenza dal lavoro. Ammontano a quasi 5,5 milioni le persone che ne soffrono, e di queste, circa 800.000 sono colpite da forme croniche invalidanti e il 24% dei pazienti vive in una condizione di disabilità severa.
L’artrite reumatoide si ripercuote anche a livello psicologico, in quanto causa una riduzione del tono dell’umore e una certa chiusura del paziente che tende ad isolarsi dal contesto sociale, con pesanti ripercussioni della propria vita personale.
Grazie a diagnosi tempestive e ad un bagaglio di farmaci sempre più ricco, il paziente oggi può vivere un miglioramento importante a livello di dolore. Questo determina anche cambiamenti positivi sia a livello di quotidianità che di contesto lavorativo. Grazie all’aiuto di team medici multidisciplinari, l’obiettivo è il raggiungimento di un controllo di malattia e di un eventuale remissione, riducendo la progressione della patologia e raggiungendo un miglioramento significativo generale della propria qualità di vita.
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