Malattie reumatologiche: per il paziente meglio il mare o i monti?

Ecco i consigli della SIR per un'estate senza problemi

3 luglio 2019 / Reumatologia

Roma, 3 luglio 2019 - Tempo di vacanze estive per milioni d’italiani e anche per gli oltre 5 milioni di nostri concittadini che soffrono di una delle 150 malattie reumatiche esistenti.

Secondo gli esperti, sotto il profilo della sintomatologia e in linea generale, il clima migliore è quello secco. Per questo si ritiene che la montagna sia la meta preferibile, a meno che il paziente non sia iperteso. Questo non toglie che chi rimane in città o va in spiaggia, non possa trascorrere una vacanza piacevole. Per poter vivere l’estate senza ansia gli esperti consigliano di seguire delle indicazioni precise in modo da evitare che le condizioni del paziente diventino ancora più invalidanti.

“Il malato reumatico è molto fragile - spiega il prof. Mauro Galeazzi, Past President della Societa’ Italiana Reumatologica (SIR) - ma per questo non deve vivere limitando le possibilità di svago e relax tenendo però conto di poche principi fondamentali. Il primo riguarda la varietà delle patologie reumatiche: non sono tutte uguali e cio’ che fa bene per una potrebbe non far bene per altre. Il secondo e’ che non tutti i malati della stessa patologia sono uguali: la stessa malattia puo’ manifestarsi con diversi livelli di gravita’, puo’ accompagnarsi a diverse complicazioni e alla coesistenza di altre malattie - aggiunge Galeazzi -. Infine spesso anche i farmaci utilizzati sono diversi. Tutto questo impedisce di fare, rispetto al clima, un discorso valido per tutti i malati, ma possiamo prendere ad esempio quattro malattie rappresentative di situazioni cliniche diverse, tenendo pero’ sempre presente che la cosa migliore per il malato e’ di consigliarsi sempre con il proprio reumatologo di fiducia: artrosi, artrite reumatoide, artrite psoriasica e lupus eritematoso sistemico”.