Studio Cnr: gli amici aiutano a contrastare l’obesità
Per stare in forma e contrastare il rischio obesità, un valido alleato può essere un amico
13 novembre 2018 / Salute e benessere
Gli stimoli che si ricevono dal gruppo o dal compagno del cuore sono, infatti, importanti leve sociali che spronano all’attività fisica. Un elemento da non sottovalutare se si considera che, secondo l’International Association for the Study of Obesity, l’obesità e il sovrappeso in Europa colpiscono un bambino su tre. Importante quindi attenersi alle indicazioni che emergono da uno studio di cui è coautrice Eugenia Polizzi, ricercatrice dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc). Il lavoro, pubblicato su ‘Nature Human Behaviour’ e coordinato dal Joint Research Center della Commissione europea in collaborazione con l’università di Cambridge, ha messo sotto esame l’impatto che hanno meccanismi sociali come la reciprocità e la cooperazione di gruppo sul motivare bambini di 9-11 anni a praticare più sport. A 350 bambini di 15 scuole elementari italiane è stato chiesto di indossare quotidianamente per sette settimane un accelerometro che permette di registrare i movimenti del corpo. L’attività fisica rilevata veniva trasformata in punti, che alla fine dello studio potevano essere scambiati con premi, assegnati in base all’attività svolta dal bambino (incentivi individuali), oppure a quella dei loro migliori amici e collettivamente all’interno di squadre (incentivi sociali). In queste ultime due condizioni, più i loro amici si muovevano, più i bambini ricevevano punti. “Gli incentivi sociali erano molto più efficaci rispetto a quelli individuali nello stimolare l’attività fisica dei bambini, portando ad un aumento globale del 52% di attività rispetto ad una condizione di controllo.”
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