Lupus Eritematoso Sistemico: donne colpite in 9 casi su 10

Oggi disponibili nuovi ed efficaci farmaci contro la patologia

1 luglio 2020 / Reumatologia

Roma, 1 luglio 2020 - In Italia oltre 60.000 persone sono colpite da una patologia reumatologica dal nome di “fosco sapore medioevale”: Lupus Eritematoso Sistemico (LES). Si tratta di una malattia che può interessare qualsiasi parte del corpo e che si manifesta anche con manifestazioni cutanee quali macchie a forma di farfalla dal colore rossastro. “Il 90% dei pazienti è rappresentato da donne d’età compresa tra i 20 e i 40 anni - afferma il prof. Guido Valesini, Vice Presidente della Società Italiana di Reumatologia (SIR) -. Questo è un dato che, insieme a molti altri, deve portare ad una maggiore attenzione alla medicina di genere, per meglio comprendere molti meccanismi che scatenano la malattia. Oggi comunque il LES deve spaventare di meno rispetto al passato perché il miglioramento delle nostre conoscenze ha migliorato la qualità della vita dei malati nonché la loro sopravvivenza. Questi successi si devono ad un affinamento delle nostre capacità diagnostiche e terapeutiche; esistono infatti nuove cure più selettive e mirate. Fino a 5/6 anni fa non c'era nessun farmaco registrato con l’indicazione LES, oggi invece sono disponibili anche efficaci nuovi farmaci biologici”.

Nei pazienti affetti da LES si riconoscono alcuni campanelli d’allarme che non devono essere sottovalutati come i forti dolori articolari, la sensazione di malessere accompagnata da febbre. “Questa malattia può inoltre causare insufficienza renale o gravi disturbi neurologici - prosegue Valesini -. Spesso viene colpito prima il sistema nervoso centrale piuttosto che l'apparato locomotore. Si possono inoltre avere aborti ricorrenti, patologia fetale, infertilità”.